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Venezia e le sue contaminazioni orientali

Martedì 1 Settembre 2020

Ancora una volta siamo tornati a Venezia, che con la sua bellezza ha sempre qualcosa di nuovo da offrire. Quest'anno c'è stato un notevole calo di presenze, dovuto alle conseguenze del Covid che hanno tranciato di netto il solito fiume ininterrotto di turisti, specie orientali e americani, il che ha giovato moltissimo nel farci godere di angoli finalmente deserti, panchine disponibili e passeggiate senza code nè calca, che a Venezia raggiunge a volte delle vette veramente irritanti.

Come sempre ci siamo dati agli assaggi, prediligendo la cucina di ispirazione orientale, e lo facciamo per due motivi: innanzi tutto sono sapori che raramente ci deludono, ricchi di aromi, colori, accostamenti sempre invitanti e curiosi. Si trovano in locali sperimentati, andiamo sul sicuro per qualità e riuscita e abbiamo forse anche esercitato la capacità di capire quando si tratta di cucina veramente appassionata o di semplice imitazione sciatta e mal riuscita. 

Il secondo motivo è che a Venezia i locali di cucina 'tipica' sono spesso carissimi, con piatti turistici di scarsa qualità, non di rado accompagnati da una scortesia dei veneziani che è veramente insopportabile. Ci è capitato di andare in trattorie che accolgono il turista di passaggio servendo male, in quantità scarse, con tempi di attesa salomonici e conto finale veramente vergognoso per quel che si è consumato. Preferiamo allora, quando possiamo, o pranzare in casa o concederci qualche take away da un supermercato che serva anche cibi preparati: si può cercare di mangiare bene anche quando si è in vacanza, senza strafare con le quantità e con un occhio alla salute (e all'amor proprio!).

Un week end a Parigi

Maggio 2019


I nostri pranzi questa volta sono stati tutti necessariamente al chiuso, data la pioggia e il clima proibitivo: non poteva mancare un ristorante indiano: samosa, panir agli spinaci, riso biryani e chai al cardamomo per me.

  





Una catena che a noi piace molto è ''Le Pain Quotidièn'', che serve colazioni, pasti e merende semplici e biologiche: se ne trovano diverse a Parigi, e abbiamo fatto una merenda leggendo un bel libro, gustando il latte alla curcuma e una tartelette al caramello per Daniele. 

Ogni viaggio è sempre un'esperienza della cucina che troviamo sul luogo: anche questa volta Parigi non ci ha delusi!

Abbiamo trovato un clima invernale, malgrado ci aspettassimo di vedere la capitale francese in piena primavera, il che ha incoraggiato le nostre soste in brasseries e piccoli bar, per riscaldarci dal freddo intenso e aspettare che spiovesse.



All'arrivo all'aeroporto di Beauvais ci fermiamo sempre con una colazione di rito, che dà inizio al soggiorno parigino: questa volta ho optato per caffè lungo e croissant, mentre per le altre mattine abbiamo approfittato dei panifici che fanno anche caffè bollenti da accompagnare alle delizie del posto.

Quando siamo in vacanza ci concediamo sempre assaggi e curiosità culinarie, ma cerchiamo di farlo con misura, per goderci questi 'sgarri' alla linea abituale come vere gioie.

A Parigi amiamo la 'viennoise', filoncino di brioche con pepite di cioccolata, o la 'tarte au sucre', focaccina con ripieno di crema spolverata di zucchero.

I locali hanno tavolini in legno consumato, o con bellissimi mosaici, o ancora arredamento vintage, in una miriade di posticini tra cui scegliere per consumare in pace una bella colazione 'da vacanza'.

Io sono un'amante del caffè americano, e come valichiamo i confini italiani sono felice di sorseggiare questi 'beveroni' caldi e amari, che mi riempiono di calore.













Solo se troviamo cose particolarmente stuzzicanti ci concediamo quindi un break a metà pomeriggio: qui abbiamo trovato una pasticceria araba invitantissima e la fermata è stata d'obbligo!  

Non è mancata una visita alla Rue des Rosiers, strada di specialità ebraiche nel cuore del Marais, che permette di gustare prelibatezze del Medioriente e della tradizione yddish.

Siamo stati al Mi-Va-Mi, con due piatti completi buoni e...abbondanti, accompagnati dalle patatine fritte, che non mangiavo da tanto tempo.

Ultima tappa alimentare: il mercato all'aperto della domenica mattina: questa volta paella e pollo ai peperoni e verdure. Ho assaggiato anche una mini-quiche ai 'legumes' e formaggio, ma la foto mi è mancata!

La sera si conclude quindi con il cucinare qualcosa di leggero: dopo essere stati tutto il giorno fuori a camminare per chilometri (nel vero senso della parola!) e mangiando cose fuori dall'ordinario, optiamo sempre per delle sane verdure, o una proteina, o della frutta cotta o cruda.

Tutto in piccole quantità per riprendere un po' di equilibrio alimentare e fare una bella dormita indisturbata, che ci ricarichi per il giorno dopo!

In vacanza:

piatti, sapori, colori 

Amsterdam, Parigi, Orleans - agosto 2018

Nella foto sopra, la nostra prima colazione, appena atterrati in Olanda: caffè lungo, un bel panino per Daniele e tortina di riso e croissant per me e la nostra amica.


La vacanza è anche assaggiare piatti dei luoghi che visitiamo: quest'anno il nostro giro è stato lungo e abbiamo potuto spaziare tra le meraviglie delle cucine orientali (in entrambe le città sono moltissimi i locali e ristoranti 'etnici') e piatti vegani, biologici, vegetariani o 'da strada'.


Qui sopra alcune delizie biologiche: piatti di effetto e gusto, con insalate miste, avocado, falafel, salsine saporite, feta o uova strapazzate. Abbiamo trovato molti locali con alimenti vegan, e anche la presentazione ha la sua importanza!


Alla Bastille, a Parigi, la domenica mattina c'è un grande mercato, con merci di ogni genere e anche cibo da asporto: paella, cuscus, gran misti vegetariani e specialità arabe e francesi. Si mangia all'aperto, seduti sui bordi della fontana a centro piazza, oppure abbiamo provato anche la bellezza dei sandwich 'selvaggi' lungo la Senna, con un sole quasi settembrino e una luce bellissima, da cielo del nord.

I dolci arabi! Dolcissimi, al miele, mandorle, pistacchi, frutta secca...deliziosi! Se non li conoscete, provateli assolutamente: sono molto calorici, ma ne vale la pena. 

Qui sotto dei piatti sostanziosi di carne e patatine fritte, il classico pancake salato olandese, lo 'steak de cheval' con l'uovo sopra...vera tradizione continentale di brunch o pranzo proteico!

Qui sopra, un saporito piatto di insalata con crostini al formaggio Roquefort, gustati a Orleans.


Per concludere, una carrellata di piatti indiani e mediorientali (a destra): profumati, dai colori vivaci, con sapori sapientemente mixati, per chi vuole la carne o come me sceglie il vegetariano.

Il riso biryani, pakora e samosa fumanti, salsa piccante, naan al formaggio, spiedini, basmati e thai, polpettine e cocotte di melanzane e pomodoro: non vi viene la voglia? Mai come in queste occasioni si assaporano le tradizioni e gli alimenti che sanno di storie lontane e di cucine antiche.

Agosto 2018


Ogni tanto noi andiamo al ristorante indiano: ne abbiamo uno vicino a casa, ci andiamo a piedi approfittando per fare due passi, ed è un modo di mangiare gustoso, anche senza glutine o vegetariano, potendo scegliere tra i molti piatti di riso e verdure, o legumi e panir.

Io ami i falafel, e Daniele non rinuncia all'antipasto di samosa, fagottini di pasta alle verdure o alla carne. Pasteggiare con salsine profumate, degustando piatti di spezie e riso basmati, per noi è sempre festa: ci andiamo quando siamo un po' tristi, o quando dobbiamo festeggiare qualcosa. Ogni occasione è buona!

Una carrellata in viaggio

Londra, Maggio 2017

Niente appaga quanto sedersi a tavola con la nostra famiglia o con gli amici, davanti a un pasto cucinato con amore, in un'atmosfera di conviviale serenità e di armonia. E per me è bellissimo però anche assaggiare piatti nuovi quando siamo in viaggio, da tradizioni diverse e culture lontane.

Anche i colori, la temperatura del cibo, l'apparecchiatura, il contesto sono elementi fondamentali: il cibo ci nutre in molti sensi, e nutre TUTTI i sensi.

Venezia, agosto 2017

Parigi, Agosto 2016